lunedì 31 dicembre 2007

Buon Anno!


Anche quest' anno siamo giunti al 31 dicembre. Anche quest' anno se faccio il bilancio mi viene da dire: beh, speriamo che il prossimo vada meglio!
Purtroppo, quello che tra qualche ora finirà, non é stato un anno di quelli che si rimpiangeranno fosse solo per la tranquillità col quale é trascorso, anzi...
Quello che sta per concludersi é stato uno degli anni peggiori che si sia vissuto. Ci sono stati momenti decisamente grigi, di quelli in cui mio marito ed io ci siamo spesso chiesti perché fossero capitati a noi, ma poi grazie al sostegno reciproco, spesso ci siamo risposti che probabilmente il detto: "Il Signore non ti manda fardelli più pesanti di quelli che puoi sopportare", debba essere vero, perché altrimenti a quest' ora saremmo due sottilette!
In questi mesi abbiamo conosciuto ristrettezze economiche che spesso ci hanno fatto letteralmente sbattere la testa nel muro, abbiamo ricevuto delusioni dalle persone che avevamo attorno ( e mi spiace dirlo, ma si é trattato sempre e solo dei parenti ), si sono verificati imprevisti che ci hanno solo complicato la vita e che ancora oggi non siamo riusciti a risolvere ( tipo il forno e la lavatrice che ci hanno abbandonato ).
Ci sono state poi piccoli imprevisti quotidiani che hanno contribuito ad alzare il livello dello stress, e il fatto di guardare chi sta peggio per pensare di essere in fondo fortunati, non sempre ci é stato di aiuto: perché umanamente, non si può sempre pensare a cose del genere per star meglio, e comunque é persino da stronzi a pensarci bene!
Insomma, il 2007 nella nostra famiglia non verrà rimpianto. L' unica speranza che ci rimane é che il 2008 non vada a fargli compagnia nel prossimo bilancio di fine anno!
E comunque... Buon Anno a tutti!

domenica 30 dicembre 2007

Torta al cioccolato


Ingredienti:
230 grammi di biscotti secchi ( Digestive )
1 tazzina di cacao in polvere
1 tazzina di zucchero
120 grammi di margarina
1 tazzina di sciroppo di zucchero di canna
1 tavoletta di cioccolata fondente

Preparazione:
Mescolare nel mixer la margarina, lo zucchero, i biscotti ed il cacao. Aggiungere lo sciroppo diluito con un po' di acqua. Pressare il composto in uno stampo a cerniera o in singoli pirottini. Far sciogliere il cioccolato e versarlo sulla torta. Lasciare raffreddare per almeno 2 ore prima di servire.

Mattonella di pane e verdure

Ingredienti:
1 confezione di pane a fette
la vostra verdura preferita
besciamella vegan ( una noce di margarina, un cucchiaio raso di farina, un bicchiere di latte di soja, sale )
pan grattato

Preparazione:
Far stufare in padella con 1 dado vegetale ( o preparato per brodo granulare ), poco sale, pepe ( se piace ), acqua e 1 spicchio d' aglio la verdura che preferiamo: carote a rondelle, o cavoletti di bruxelles, o spinaci, o un misto. Lasciar cuocere il tempo necessario, dopo di che spegnere e separare le verdure dal loro fondo di cottura. Se il fondo di cottura rimasto é poco ( dobbiamo inzupparci le fette di pane ), aggiungiamo del brodo vegetale. Ungere il fondo di una teglia e cospargerlo di pan grattato, e disporre uno strato di fette di pane. Bagnare le fette di pane con il fondo di cottura delle verdure, disporvi sopra le verdure e bagnarle con la besciamella. Proseguire con gli strati fino all'esaurimento degli ingredienti, e col brodo avanzato irrorare il tutto. Lasciare riposare qualche ora, per poi infornare a 180 gradi per 10/15 minuti.

"Frittata" vegan

Ingredienti:
200 grammi di pane raffermo
1 carota
1 zucchina
1 patata
1 litro di acqua
sale, pepe, dado vegetale
1 bustina di zafferano oppure un cucchiaino di concentrato di pomodoro

Preparazione:
Tagliare a tocchetti la verdura ed il pane. Metterli in una pentola piuttosto grande e coprire il tutto con 1 litro di acqua. Aggiungere sale e dado vegetale. Lasciar cuocere il tutto a fuoco lento per mezz' ora dal momento in cui l' acqua comincia a bollire. Trascorso questo tempo, spegnere ed aggiungere a proprio piacimento pepe e la bustina di zafferano oppure il concentrato di pomodoro,mesolare con cura e versare il contenuto della pentola in una pirofila unta: il composto deve essere alto al massimo due dita.
L' ideale é preparare questo piatto al mattino e mangiarlo a cena dopo averlo scaldato. Accompagnare il tutto con un'insalata fresca.

domenica 23 dicembre 2007

Un dialogo sereno

Non mi é mai piaciuto il lecchinaggio, dunque la considerazione che segue, non é da interpretarsi come tale.
Ieri sera, la mia prima cena vegan proposta a degli ospiti: direi che é andata decisamente bene.
Ovviamente, la domanda del perché di questa scelta, ma non é stata ovvia la reazione di chi ha fatto la domanda: una totale comprensione delle motivazioni etiche e salutistiche, senza lanciarsi in crociate contro questo tipo di alimentazione, piuttosto, altre domande circa la curiosità in merito alla sopravvivenza senza determinati alimenti.
Insomma, una serata serena, fatta di amici che hanno mangiato ( e pare pure con gusto ) determinate cose che poi non avevano nulla di speciale tranne il fatto di non contenere prodotti di origine animale.
Un ringraziamento va dunque ai miei ospiti, Sara e Corrado, che sono persone di un'apertura mentale ( non solo in merito alla cucina ) che vorrei trovare più spesso nella gente attorno a me. Questo non lo dico perché hanno apprezzato quello che ho portato a tavola, ma perché pur vivendo in modo diverso dalle persone con le quali si confrontano, hanno un rispetto verso di esse che raramente capita di trovare nella quotidianità.

giovedì 20 dicembre 2007

La vita é come un Gospel

Forrest Gump diceva che era come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita. Io invece, sostengo che la vita sia come un grande unico concerto.
I generi e i cantanti si alternano su quest'immenso palco, ma la musica non smette mai.
La musica é qualcosa che senti anche senza accendere la radio. E' stano ma é così: tu te ne stai lì seduto ad ascoltare una canzone nella tua testa, senza i-pood o mp3 e altre nuove tecnologie, solo con la forza del tuo pensiero e della tua memoria.
La cosa più bella dell'andare ai concerti, é sentirsi almeno per qualche ora in sintonia con le persone che hai attorno, anche se non le conosci.
Se il concerto poi é un Gospel, magari all'aperto, dove si canta, si salta e si balla al ritmo di canzoni che inneggiano alla fede, allo spirito, all'anima, allora sentirsela dentro non é così difficile.
Le casse degli amplificatori sono alte, le voci del coro calde e perfette, il pubblico si lascia trasportare, e tu sei lì che canti canzoni seppellite infondo alla memoria, ma ancora vive dentro di te.
Che bello sarebbe se poi finito il concerto quella sensazione di familiarità con le persone che hai accanto rimanesse, se si potesse dire: "Caffé ragazzi?".
Purtroppo, non succede, finito il concerto simo di nuovo quelli di sempre, che mai si sognerebbero di parlare con degli estranei...
Certo, che se la vita fosse come un Gospel anche per molte altre persone...

domenica 16 dicembre 2007

Mense


Mio figlio per due giorni la settimana si ferma a mangiare presso la mensa scolastica.
Lui non é un gran mangione, quindi la maggior parte delle volte quando gli chiedo se ha mangiato, le risposte sono: " Non tutto " oppure " Poco ".
La cosa che mi preoccupa a dire il vero é il menù settimanale: pare la mensa del giovane carnivoro.
Non c'é giorno infatti in cui non si mangi carne o in ogni caso prodotti di origine animale. Sempre.
Io ovviamente sono di parte nel dire che non sono assolutamente contenta del menù, in quanto Vegana, ma in ogni caso, mi sembra che i nostri figli vengano sovraccaricati di proteine animali che comunque non riusciranno ad espellere tanto facilmente.
E invece che far assaggiare loro frutti diversi dalla classica mela o la banana, si ripiega sullo yogurt ( altre proteine animali ).
Da qualche anno nelle grandi città si sono inseriti menù vegetariani nelle mense, ma di quelli Vegani ancora non se ne parla...
Se ci fosse maggiore richiesta da parte delle persone, forse verrebbe presa in considerazione anche questa alternativa. Per questo, vorrei chiedere a chiunque legga questo articolo, di firmare petizioni o inoltrare richieste in merito a questa questione. Tenendo conto inoltre che lo stesso Ministro Veronesi ha rilasciato delle dichiarazioni in merito all'alimentazione Vegana che stupirebbero molte persone.

lunedì 10 dicembre 2007

Il giorno in cui persi la fede...


24 maggio 2007
Quasi sette mesi fa. Un mio amico, quel giorno si sente poco bene: avverte male alla schiena, altezza cuore. Va al pronto soccorso, nulla di grave gli dicono, e lo rispediscono a casa.
Il giorno dopo lo ricoverano d'urgenza e muore mentre gli stanno facendo un'angioplastica.
Gianfranco, 42 anni se n'é andato così: per colpa di un medico che non ha voluto fare il suo lavoro al momento giusto, per colpa del suo cuore, per via del fato, per colpa di...Dio!
Sì, Dio. Da quel giorno per me é cominciato un vero e proprio calvario. Non credevo di ritrovatmi a vivere una situazione del genere, eppure, é successo.
Non ho mai ricevuto un'educazione religiosa adeguata: a parte il catechismo, qualche ora di religione a scuola e la messa (a cui andavo solo durante le attività scout), i miei non mi hanno mai istruita in merito.
Nonostante tutto, ho sempre creduto in Dio. Forse non nel modo più consono ai Cristiani Cattolici, però ho sempre creduto in Lui.
Nella vita, di batoste ne ho prese. Come tutti del resto, ma la morte di Giancarlo, mi fece letteralmente "sclerare".
Lui lo vedevo quasi tutte le mattine mentre uscivo di casa e lui andava al lavoro, o quando andava dal tabaccaio (maledetto vizio!), o al bar a prendere l'aperitivo. Era un gran bravo ragazzo, tanto che era rimasto in buoni rapporti con la ex moglie: arrivò al punto di dirle che se per lei non cambiava niente, lui avrebbe preferito non divorziare, giusto per lasciarle qualcosa nel caso che...se lo sentiva forse? Probabilmente sì, dato che stava bene.
Insomma, nonostante non si trattasse di un'amico intimo, ma di una persona con la quale condividevo brevi saluti più o meno quotidiani, quando ho avuto la notizia, ho cominciato a singhiozzare e a disperarmi come non mai. Nemmeno io riuscivo a riconoscermi in quel momento.
In quegli attimi, ho cominciato ad attribuire le colpe che ho elencato sopra, fino ad arrivare all'ultima, quella più dura, ma più consolatoria: é colpa di Dio.
La morte di Giancarlo, delle persone buone come lui rispetto ai delinquenti che ci sono in giro, le guerre, le siccità, la fame, le epidemie, e tutto il resto, era tutta colpa Sua. Colpa di Dio. Quel giorno persi la fede.
E da quel giorno, sto lavorando su me stessa come su di un muretto costruito coi Lego: mattoncino dopo mattoncino sto cercando di ricostruire la fede, aggiungendone uno per ogni "merito" di Dio. Lo so che sembro blasfema, anzi, di sicuro lo sono, ma penso che Lui capisca, e che mi accetti per come sono.
Ci sto lavorando dicevo, perché ho capito che se per molte cose brutte che accadono non sempre esiste un responsabile, questo necessariamente non vuol dire che sia colpa Sua.
Non sono della scuola di pensiero secondo la quale: "Egli invia prove difficili da sopportare alle persone più meritevoli", no, questo no, mi sa veramente troppo di: "Sfigati gioite della vostra condizione!", penso solo che sia meno "infallibile" di come la Chiesa ci abbia abituato a credere (altrimenti come me lo spiegate Berlusconi?...), e che proprio per questo vada amato.
Chissà, forse tra qualche tempo "bisticcerò" ancora con Lui tanto da non volerne sapere di nuovo niente, o forse finalmente raggiungerò una serenità interiore tale da farmi seppellire l'ascia di guerra una volta per tutte.
E se poi dovessi scoprire che Lui in realtà è una "Lei" come nel film Dogma? Wow...

domenica 9 dicembre 2007

Il talento dei nostri bambini



I bambini sono fantastici, riescono a stupirci con le cose più semplici e banali. E' belo fermarsi ad osservare il mondo coi loro occhi: guardare le cose, anche quelle più complicate con semplicità.
Ma se i bambini sono così belli proprio per la loro purezza, perché molti genitori non riescono a fare a meno di far loro bruciare le tappe? Il piccolo accenna un passo di danza sulle note del jingle musicale di uno spot? Iscriviamolo a danza!
Ha cantato la strofa di una canzone in modo impeccabile ed intonato? Subito al conservatorio a chiedere informazioni sui corsi da fargli fare.
Ha palleggiato per due volte consecutive senza far toccare la palla a terra? Eccolo il nuovo Ronaldo!
E via di seguito, l'elenco potrebbe durare ore.
Parliamo tanto della loro innocenza, del loro modo di essere puri, ma poi noi genitori, altri parenti o amici, cerchiamo di far fare loro tutte le cose che avremmo desiderato fare noi. Riversiamo su di loro le nostre mancate ambizioni, i nostri sogni mai realizzati, facendoli smettere di giocare coi Lego e con le Barbie per fargli indossare calzoncini da calcio o scarpette a punta e sbatterli sulla pista della competizione.
Ed é proprio in questo modo che togliamo loro l'innocenza e la purezza con la quale guardano il mondo.
I bambini devono fare i bambini. Devono continuare a giocare, ci sarà tempo per fare altre cose nella vita. Ci lamentiamo dei ritmi frenetici della nostra società: se non cominci a fare danza entro i quattro anni non diventerai mai un ballerino.
Quattro anni?! Ma avete presente un bimbo di quell'età? E' già tanto se ha imparato a dire quando deve andare in bagno prima di essersela fatta addosso!
Se ognuno di noi cominciasse nel suo piccolo a far fare le cose con calma ai propri figli, seguendo il normale ritmo che Madre Natura ci ha dato, forse nel giro di qualche decennio le generazioni future potrebbero ribaltare le sorti.
Pensate se un domani invece che prepararsi a giocare gli ultimi campionati giocatori come Del Piero, Ronaldo, Gattuso e Totti fossero degli esordienti!
Perché fargli perdere preziosi anni di giochi innocenti quando poi non potranno godersi molti attimi di spensieratezza come ora?
Lasciamoli giocare. E che siano loro a scegliere a cosa!

giovedì 6 dicembre 2007

Contraddizioni


Per quanto mi sforzi, non riesco a capire il modo di ragionare di certe persone.
Sia chiaro che non penso assolutamente di vivere nella "verità" più assoluta, non sono convinta di essere sempre e costantemente nel giusto, ma credo di essere coerente con ciò che faccio e dico.
Non riesco a capire infatti come una persona che ama gli animali, in particolar modo i gatti, non si ponga il problema del pelo che contorna il cappuccio del suo giaccone.
Insomma, con tutto quello che si è detto sugli inserti di pelliccia sulle giacche, possibile che ne abbia una del genere? Vogliamo parlare dell'imbottitura?
I piumini d'oca, non vengono fatti con le piume delle oche uccise per l'industria alimentare: i pulcini vengono spiumati VIVI a circa otto settimane di vita, quando sono ricoperti di quel piumaggio-peloso, e l'operazione viene ripetuta finché questo tipo di piumaggio continua a crescere. Quindi, un vera e propria crudeltà.
Insomma, mi sono sentita dire da una persona (che tra l'altro ho sempre stimato), delle cose che mi hanno fatto capire che a volte non è necessario essere più maturi rispetto a qualcuno per essere più saggi.
Non voglio peccare di presunzione, ma quando mi sento dire che col carattere che ho io, questa si stupirebbe (giustamente) se andassi a comperare un cane in un allevamento, e poi la stessa mi dice che vorrebbe prendere un gatto che sia bianco o che sia nero e con gli occhi di un certo colore, e che sia piccolo e con tutti gli optional...beh, insomma, mi viene da dire che qui non si parla di amore per gli animali, ma amore per una categoria, che guarda caso è un animale, ma potrebbe essere un'auto sportiva piuttosto che una berlina, un'orchidea piuttosto che una margherita.
Non si parla più di voler bene agli animali. Non si parla più di volerne prendere uno al canile o gattile per salvarlo da fine certa: qui se ne vorrebbe salvare solo una categoria in particolare.
Comoda così. Comoda perché professiamo il voler essere amati per ciò che siamo e non vogliamo essere giudicati in base all'aspetto, ma poi non è forse quello che succede quando cerchiamo un animale da compagnia?
Non è forse l'amore a prima vista che fa tanto in questi casi?
Allora, sempre senza peccare di presunzione, mi sento più saggia io di fronte a questa persona. Molto più saggia.

martedì 4 dicembre 2007

Qualche furbo c'è sempre

Mi riferisco a quelli che escono il sabato sera con l'intento di "spaccare le palle" al prossimo. Bene, di gente così, ce n'è sempre in abbondanza.
L'unica cosa che mi consola è che si tratta molto spesso, di persone che hanno la mia età (ho 32 anni), ed in qualche caso pure qualche anno in più.
Perché mi consola? Perché sono stufa di vedere il dito puntato sempre costantemente sulle nuove generazioni!
Certo, i 20enni di oggi fanno e dicono cose che noi alla loro età, e sono passati solo dodici anni, non ci sognavamo neppure, ma in molti casi ci insegnano a vivere. O meglio: a stare al mondo.
Purtroppo poi, con la scusa che ci sono dei decreti di legge che impediscono (E QUI E' DA VERIFICARE...) di servire alcolici dopo le 2 di notte molti cretini si riempiono di super alcolici di corsa, come se stessero facendo scorte di beni preziosi, e prima che cominci un concerto (come quello che sono andata a vedere sabato scorso) sono già ubriachi e molestano le persone che hanno solo voglia di divertirsi.
Invito tutte le persone con un minimo di buon senso, e che amano divertirsi senza per forza ubriacarsi a scrivere mail o lettere cartacee ai locali che ospitano tali eventi, facendo presente che se aumentassero il numero dei buttafuori e facessero fare loro un lavoro più duro, non perderebbero assolutamente né ingressi, né consumazioni, perché a quel punto di gente ce ne sarebbe di sicuro di più.
Non a tutti piace l'idea di uscire il sabato sera e rischiare di fare a botte!