domenica 28 settembre 2008

La cena: il giorno dopo

Ieri come indicato nel post precedente, abbiamo cucinato per la cena vegana che ha avuto un gran successo!
Abbiamo lavorato dalle 15 di sabato pomeriggio fino alle 24 circa, e devo dire che la soddisfazione é stata grande: gente che ha chiesto il bis, tutti soddisfatti, gente che era venuta alle cene precedenti e dunque é tornata perché già la volta prima aveva mangiato bene.
Insomma una gran soddisfazione per tutti noi che abbiamo lavorato dietro i fornelli.
Al momento non ho foto della serata, ma questo stesso post verrà aggiornato non appena ne avrò, e nei prossimi giorni riproporrò le ricette del menù, che ha avuto un gran successone anche a casa mia: abbiamo avanzato molto poco rispetto alle scorse volte, ma quel poco che é avanzato, me lo sono accalappiato senza ritegno, in particolar modo la torta di nocciole di Giancarlo che é qualcosa di libidinoso!!!

venerdì 26 settembre 2008

Tempo di marmellata


Solitamente a inizio estate quando la frutta é ben matura e saporita si prepara la marmellata.

Quest' anno però, tra il trasloco ed il fatto che trovavo sempre delle pesche troooppo buone per essere usate per questo scopo, ho rimandato a questi giorni la preparazione dei vasetti che saranno protagonisti di colazioni e merende nei prossimi giorni.

Come potete vedere dalla foto, anche mio figlio ha apprezzato questa deliziosa e delicata marmellata di pesche, che devo dire é riuscita veramente molto saporita nonostante l' abbia fatta con frutti di fine stagione.


Ingredienti:


1 kg di pesche gialle

1/2 kg di zucchero

1 busta di fruttapec ( facoltativo )


Preparazione:


Se siete fortunati come la sottoscritta ed avete la macchina del pane, selezionate il programma delle marmellate e lasciate fare a questa grande aiutante, altrimenti rimestate in una pentola la frutta tagliata a pezzi piccoli assieme allo zucchero.

Se preferite potete anche frullare la frutta col minipimer quando siete giunti quasi al termine della cottura.

Poco prima di spegnere, circa tre minuti prima, aggiungete la busta di fruttapec, e mescolate.

Invasettare il tutto ancora ben caldo fino a pochi millimetri dal bordo.

Prima di chiudere, se preferite potete coprire la superficie della marmellata con dell' alcool alimentare: non andrà a comprometterne il sapore ma servirà da conservante.

Una volta chiusi i vasetti, capovolgeteli e lasciateli in quella posizione fino al completo raffreddamento.

Per essere ulteriormente certi della conservazione della vostra marmellata, mettete i vasetti in un grosso pentolone, coprite d' acqua e portate a bollore, dopo di che spegnete e lasciate i vasetti nell' acqua finché non si sarà raffreddata del tutto.

A questo punto avrete una marmellata squisita che vi delizierà nei momenti della giornata più critici: la colazione, la merenda e...quella certa-voglia-di-non-so-che-cosa davanti alla TV.

martedì 23 settembre 2008

Lampade di sale


Spesso le persone tendono a spruzzare per casa quelli che pensano essere degli innocui ed efficaci prodotti per purificare l' aria.

Questo é un errore: ciò che sta in una bomboletta spray, spesso ( troppo spesso ) di salubre non ha un bel niente.

C' é invece un modo migliore per purificare l' aria della propria casa: accendere una lampada di sale Himalayano.

In commercio se ne trovano di diversi tipi, formati, peso ed... età. Ebbene sì, ho detto proprio "età", infatti queste lampade a seconda della loro grandezza, un po' come per i cerchi nel tronco degli alberi, hanno un' età e la cosa già le rende speciali.

Se poi ci mettiamo anche il fatto che accendendo una di queste lampade la quantità di ioni negativi per cm3 aumenta a 1200 dopo 12 ore e vi resta per altrettante 12, avrete capito che queste non sono comuni lampade ma bensì strumenti per ottenere e mantenere un' aria salubre.

La luce arancio delle lampade poi, ha un effetto benefico sia a livello emozionale che spirituale, e secondo la cromoterapia il colore arancio stimola la gioia di vivere.

Il modello che vedete nella foto pesa tra i 3 ed i 6,5 kg ( si comperano a peso ), e l' ho acquistato sul sito: http://www.innerlife.it/ .

Io ne ho comperate 2 e le ho messe a mo' di abat-jour sui comodini della camera da letto. Prossimamente ne prenderò una anche per la stanza di mio figlio con lo stesso scopo ( inoltre lui dorme con la luce accesa... ).

Se visiterete questo sito, non solo troverete la lampada che più si addice alle vostre esigenze, ma vi perderete nei meandri della filosofia ayurvedica e di tutti gli oggetti, i libri, i the e gli abiti che vi avvicineranno ad una nuova visione della quotidianità.

domenica 21 settembre 2008

Rigatoni gialli


Avevo voglia di sperimentare una nuova pasta: non volevo il classico sugo che deve cuocere, dunque ho aperto il frigo e con quel che c' era ho sperimentato un condimento che ancora non avevo provato, e devo dire che l' esperimento é riuscito!


Ingredienti:


1 confezione di silk tofu

1 cucchiaino di curcuma

poco olio extra vergine d' oliva

sale

pepe

parmigiano vegano


Preparazione:


Lessate in abbondante acqua salata la pasta, quando sarà il momento di colarla, non scrollatela troppo: deve restare un po' umida.

Sul fondo della pentola mettete un filo d' olio e scioglietevi dentro il silk tofu, aggiungete la pasta e cominciate a mescolare.

Mettete la curcuma e mescolate di modo che il colore diventi uniforme.

Se lo gradite una volta impiattata la pasta aggiungete una spolverata di pepe o peperoncino, un po' di parmigiano veg e...buon appetito!

sabato 20 settembre 2008

Cavolfiore gratinato


A me la verdura gratinata é sempre piaciuta molto, in particolar modo il cavolfiore che oltre ad essere per me buonissimo appartiene, assieme a cavoletti di Bruxelles e ai broccoli alla famiglia degli anti ossidanti.


Ingredienti:


1 cavolfiore

lievito alimentare in scaglie

pan grattato

sale

pepe

besciamella vegana preparata con:

latte di soia, margarina, farina


Preparazione:


Sbollentate il cavolfiore in acqua bollente salata. Nel frattempo preparate la besciamella facendo sciogliere un noce di margarina, alla quale aggiungerete poca farina, e appena comincia ad imbiondire a filo aggiungete il latte di soia che ritenete necessario per raggiungere la consistenza che desiderate.


Continuate a mescolare e cuocete per qualche minuto a fuoco lento. Aggiustate di sale.


Mettete da parte la besciamella e controllate la cottura del cavolfiore: deve risultare morbido alla prova forchetta ma non deve disfarsi.


Colatelo e lasciatelo qualche minuto nel colapasta affinché perda tutta l' acqua in eccesso.


Intanto imburrate con la margarina la pirofila da forno, ed infarinatela col pan grattato.


Mettetevi dentro il cavolfiore e versateci sopra la besciamella.


Spolverizzate con pan grattato, lievito in scaglie e il pepe se lo gradite, ed infornate il tutto a 200° per circa 15 minuti.

giovedì 18 settembre 2008

Autunno


Sul calendario non é ancora arrivato il suo momento, ma da lunedì scorso qui dalle mie parti ( Piemonte ) le temperature si sono abbassate: al mattino quando porto a spasso il cane faccio i fumetti dalla bocca.

La sera la copertina fa piacere sul letto, e finalmente si comincia a pensare alle passeggiate nei boschi in cerca di funghi, castagne o semplicemente animali da scovare per osservarli.

L' autunno, per chi come me é nato in questi mesi ha qualcosa di magico, di indescrivibile.

Ci sono altri odori nell' aria e i ritmi sembrano essere più "ovattati", quasi rallentati come se l' uomo senza saperne neanche lui il perché si sentisse più vicino ai suoi "colleghi" animali e si stesse preparando al letargo.

Il letargo però per noi uomini non arriva, anzi, la maggior parte della vita socio/economica si svolge proprio in questa stagione: le scuole che riprendono, gli uffici che riaprono con orario pieno, i bilanci da presentare. Insomma l' uomo ammesso che effettivamente rallenti i ritmi, come dicevo prima, invece di darne solo l' impressione pare invece che come al solito faccia l' esatto contrario di ciò che invece si prepara a fare il resto della natura.

E' buffo come siano cambiate le cose nel corso del millenni per noi evolutissimi umani. Noi ci affanniamo, corriamo, chiediamo sempre di più a noi stessi, ci spremiamo come limoni e poi ci chiediamo come mai non siamo felici.

Ci siamo ridotti ad essere schiavi di beni puramente materiali, a non arrivare a fine mese con lo stipendio, a fare scelte di vita che prediligono quasi sempre prima la carriera per poter guadagnare di più.

Non abbiamo più il tempo e il modo di rallentare il ritmo per seguire il ciclo stagionale, non riusciamo più a ritagliarci dei momenti di "letargo" per fare il pieno di energie per la stagione calda.

Viviamo al contrario: in autunno / inverno si lavora, in primavera / estate si riposa.

Corriamo quando fisiologicamente vorremmo essere più lenti e ci fermiamo quando invece il nostro corpo e la nostra mente sono al massimo della produttività...

In ogni caso: anche se in anticipo, benvenuto Autunno!!!

giovedì 11 settembre 2008

Kefir d' acqua


Finalmente dopo averne tanto sentito parlare, sono riuscita a procurarmi i grani di Kefir e a preparare questa speciale bevanda.

Ma cos' é il Kefir?


Uno dei luoghi sulla terra dove la popolazione é più longeva é quella zona che sta tra il Mar Nero ed il Mar Caspio. Il segreto pare essere una semplice bevanda fermentata a base di latte o d' acqua Che in quelle regioni si beve da millenni.


Illustri studiosi, tra i quali anche il nobel Prof. Metchnikov hanno documentato come gli abitanti delle regioni caucasiche non conoscano tubercolosi, cancro né disturbi intestinali.


Merito soprattutto del Kefir che , stando ai loro studi, guarisce i catarri delle vie respiratorie, i crampi di stomaco, le infiammazioni intestinali croniche , quelle del fegato, i disturbi alle vie biliari e le malattie alla vescica. Inoltre i suoi fermenti riequilibrano la flora batterica intestinale impedendo la decomposizione e la putrefazione del bolo nell' intestino.

Questa bevanda stimola dunque il sistema immunitario intestinale con benefici effetti sul sistema immunitario di tutto il corpo.


Inoltre il Kefir può essere usato come coadiuvante nella cura di varie patologie: malattie di nervi periferici, ulcere gastriche e duodenali, catarro bronchiale, artereosclerosi ipercolesterolizzante, malattie epatiche e biliari, malattie renali, malattie dello stomaco e dell' intestino, diarrea, stipsi, eczemi.


Va bevuto tutti i giorni con un dosaggio pari ad 1 litro.


Preparazione:


In un recipiente di vetro della capacità di 2 litri inserire 6 cucchiai di fermenti di Kefir. Aggiungere 3 cucchiai di zucchero, 2 fichi secchi o 2 pugne secche, 1/2 limone e 2 litri d' acqua.

Coprite il vaso con del cellophane che andrete a bucherellare con uno stuzzicadenti e lasciate fermentare il tutto a temperatura ambiente per 24 ore se desiderate ottenere un effetto lassativo, per 48 se desiderate un effetto astringente.

Trascorso il periodo desiderato, togliete la frutta secca, spremete il limone ed eliminatelo, mescolate il tutto e filtrate.

Imbottigliate la bevanda e consumatela nell' arco di 24 ore.

Mettete i fermenti in un colino e risciacquate con acqua fresca.

Se lo desiderate potete preparare dell' altra bevanda seguendo le precedenti istruzioni, altrimenti riponete i fermenti in acqua e zucchero che andrete a rinnovare ogni 2 giorni fino a quando non desidererete preparane nuovamente.


Consigli:


Il Kefir é fondamentalmente un batterio, di conseguenza é importante che tutto ciò con cui viene a contatto ( il contenitore, il limone, il colino ecc. ) siano puliti.

Evitate di tenerlo in luogo troppo caldo e non esponetelo ai raggi del sole.

Se dopo qualche tempo dovessero scurirsi alcuni dei granuli, potrebbe trattarsi di due fattori: la colonia é stata contaminata e dunque sta morendo, oppure é dovuto dal colore lasciato giù dal limone e dalla frutta.

In questo caso, sciacquate molto bene i fermenti, eliminate quelli troppo scuri ( potete darli alle vostre piante ) e riponete in acqua fresca e pulita i restanti fermenti per qualche giorno. Aggiungete sempre lo zucchero. Sciaquateli ogni giorno per lavarli, e se dopo qualche sciacquo tornano trasparenti, vuol dire che era un falso allarme.

In caso contrario procuratevi una nuova colonia di fermenti e ricominciate da capo.


mercoledì 10 settembre 2008

Si fa presto a dire "amico"


Quest' estate, oltre al cambio di casa, ha portato con sé parecchie cose.


Innanzi tutto il rito del cambiamento: nuove abitudini, nuove facce nella propria quotidianità, nuovi muri coi quali creare una sinergia, il caldo che non mi ha dato tregua, il tempo passato con mio figlio, e tante altre cose che pian piano vanno a fare da spessore in quel che sarà il bagaglio delle esperienze.


Ma una cosa ancora mi ronza nella testa. Una specie di discussione/lite/chiarimento che un mio amico ( ... ) ha avuto con me.


All' inizio devo dire la sincera verità, mi sono sentita come in una battaglia navale: colpita ed affondata.


Poi, invece é subentrata la rabbia per il fatto che mi sono fatta cogliere alla sprovvista e mi sono fatta ferire dandone evidente segno emotivo ( in pratica sono scoppiata in lacrime ).


Oggi invece quello che provo é una specie di fremito perché non vedo l' ora che mi si ripresenti l' occasione di poter chiarire le cose, questa volta senza lasciarmi sopraffare dall' effetto sorpresa e senza lasciare uscire allo scoperto la mia emotività. Non che ci sia qualcosa di male nell' essere emotivi, ma quando uno ti sta rigettando addosso tutto il veleno che ha dentro, diciamo che non é la qualità migliore da tirar fuori.


In pratica, un pomeriggio, mentre prendevo l' aperitivo con dei miei amici, mio marito si é assentato per qualche minuto, ed io sono rimasta in compagnia di due ragazzi che conosco da diversi anni. Tra le altre cose, sono i due ragazzi che ci hanno dato un enorme aiuto quando abbiamo fatto il trasloco.


Uno dei due, il mio amico di cui sopra, ha cominciato a sparare a zero sulla mia vita.


Partendo dal fatto puramente banale che avevo annunciato, scherzando tra l' altro, che per me era stata una giornata un po' grigia: di quelle in cui hai un po' di scazzo. Avevo dato la colpa alla stanchezza post lavori di casa, ma lui, dall' alto della sua esperienza di uomo che tutto sa, aveva invece decretato che ero io ad avere dei problemi.


Nel giro di pochi minuti mi ha mortificata, insultata ed umiliata come meglio ha potuto: secondo lui io vivo in un mondo tutto mio, completamente fuori dalla realtà, dove voglio arrivare con questo mio essere Vegana? E che fortunata che sono a non essere sua moglie: perché altrimenti dovrei andare in giro col velo non per scelta religiosa ma per celare sfreggi e lividi che lui stesso mi avrebbe inferto perché ho una gran testa di cazzo. In ultimo, io ( sempre secondo il suo punto di vista ) non avevo affatto avuto una giornata storta: ero insoddisfatta della mia vita in generale, perché solo una persona insoddisfatta cambia casa dopo soli 4 anni.


Inutile dire che ogni volta che gli chiedevo in merito a cosa si basavano le sue affermazioni, questo non solo non aveva una risposta pronta, ma ha avuto persino l'ardire di pronunciare una frase che neanche mio padre quando ero un' adolescente ribelle si é mai permesso di dirmi: " Non sono io che ti devo dire cosa stai sbagliando. Possibile che non te ne accorgi? Beh, allora vai a casa e pensaci. "


Vai a casa e pensaci?! Nel frattempo stava tornando mio marito assieme al suo amico, così per evitare sceneggiate ( avevamo già dato spettacolo sbraitando, con l'altro nostro povero amico che cercava di far smettere il simpaticone ) mi sono alzata e sono andata in bagno a sciacquarmi la faccia prima che mio marito potesse vedermi in quello stato.


A lui poi ho raccontato tutto in privato e con calma, ed é stato meglio per il mio "saggio" amico.

Mi sono resa conto col passare dei giorni che indipendentemente da come lui vede la mia vita, io sono felice.


Forse vivo nel mondo delle favole, dove sicuramente dò precedenza ai sentimenti e ai sani princìpi. Indubbiamente cerco di fare del mio meglio per comportarmi con le persone che amo sempre in modo corretto e credo fermamente nei valori della famiglia, dell' amore e dell' amicizia.

Se questo fa di me una persona che vive in un mondo tutto suo completamente distaccato dalla realtà, penso che sia triste non tanto per me, quanto per coloro che vivono invece nel grigio mondo reale.


Dove voglio arrivare col mio essere Vegana? Da nessuna parte. Sono vegetariana da quando avevo 15 anni, ora che ne ho quasi 33 da circa 1 anno sono passata al Vegan. Ho sempre creduto nel valore della vita degli animali umani e non, dunque essere Vegan per me é stata semplicemente una conseguenza di quel che ho sempre sostenuto, ho potuto finalmente dopo diverso tempo che cercavo l' occasione per farlo, effettuare questo passaggio che per me é stato semplice grazie ai miei valori ed alle persone che mi amano e che ho accanto, sia Vegan che non. Nonostante tutto quest' estate sono andata a diverse grigliate organizzate da miei amici, dove ho mangiato verdure ed alcune cose cucinate da me e condivise con gli altri. Ho persino assaggiato una classica parmigiana di melanzane che una ragazza aveva preparato per me, giusto per non mortificarla: la voglia di stare in compagnia e il fatto che una persona si fosse sforzata ( seppur non riuscendoci ) di fare un piatto per me, mi ha fatto passare dei gran bei momenti.


E sinceramente, di giornate storte ne ho avute a badilate in passato, e Dio solo sa quante altre ce ne saranno in futuro, ma non penso che andrò in analisi per questo. Con tutto il rispetto per chi pratica questa professione e per chi invece in analisi ci va sul serio.

Insomma, ragionando sopra a questa sottospecie di esecuzione ricevuta, mi rendo conto che non sono io quella che ha dei problemi, né tanto meno quella insoddisfatta della propria vita, ma il mio caro amico, che probabilmente per non "suicidarsi" ( in senso figurato o fisico questo ancora non l' ho capito ) invece di cercare il supporto di chi gli vuole bene, cerca di trovare merdosa la vita dei propri amici.


Sicuramente questo suo modo di fare non é amichevole, né tantomeno affettuoso, e da persona che vive in un mondo tutto suo, penso proprio che la prossima volta sarò io a dirgli ciò che penso.




2008 Odissea nel Web

Finalmente sono nuovamente autonoma in fatto di pc, internet e tutto ciò che ne consegue.
Dopo mille incazzature ( mie ) e cazziatoni ( fatti a quelli della fastweb ), sono di nuovo in rete!
Collegata al resto del mondo! Qui ad aggiornare il mio blog!
Come avete passato la vostra estate?
Io con la mia famiglia ho cambiato casa, ora siamo in un appartamento più grande, spazioso e radioso.
Ho avuto un' estate abbastanza dura perché oltre che alla grande ondata di caldo,abbiamo trasportato da soli, con l' aiuto di un paio di amici, i mobili e gli scatoloni.
In pratica il classico trasloco fai-da-te.
Dopo quest' esperienza, mio marito ed io abbiamo coniato un nuovo modo di jettare sciagure a chi ci fa girare le balle: augurargli un trasloco.
Alla fine, siamo sopravvissuti. Ora ho ancora 5 scatoloni che girano per casa in attesa che io riesca a trovare nuovamente la sistemazione alle cose che ci sono all' interno.
E nella mia mente un' altro mistero non trova risposta: com' é possibile che prima queste cose avessero una loro locazione ed ora non riesco a risistemarle?
Nel dubbio lascio le scatole lì così, non vorrei mai andare a compromettere qualche strana congiunzione astrale che potrebbe cambiare irrimediabilmente la situazione a livello globale.
Beh, a livello economico non penso che il nostro Paese possa peggiorare ulteriormente... A livello politico....
Ok, vado a svuotare gli scatoloni, ci risentiamo tra qualche giorno, quando saremo tornati al baratto e per eliminare un politico scomodo l' opposizione si metterà d' accordo per infierirgli coltellate multiple di modo che tutti i politici che hanno preso parte alla cosa siano colpevoli.