lunedì 31 dicembre 2007

Buon Anno!


Anche quest' anno siamo giunti al 31 dicembre. Anche quest' anno se faccio il bilancio mi viene da dire: beh, speriamo che il prossimo vada meglio!
Purtroppo, quello che tra qualche ora finirà, non é stato un anno di quelli che si rimpiangeranno fosse solo per la tranquillità col quale é trascorso, anzi...
Quello che sta per concludersi é stato uno degli anni peggiori che si sia vissuto. Ci sono stati momenti decisamente grigi, di quelli in cui mio marito ed io ci siamo spesso chiesti perché fossero capitati a noi, ma poi grazie al sostegno reciproco, spesso ci siamo risposti che probabilmente il detto: "Il Signore non ti manda fardelli più pesanti di quelli che puoi sopportare", debba essere vero, perché altrimenti a quest' ora saremmo due sottilette!
In questi mesi abbiamo conosciuto ristrettezze economiche che spesso ci hanno fatto letteralmente sbattere la testa nel muro, abbiamo ricevuto delusioni dalle persone che avevamo attorno ( e mi spiace dirlo, ma si é trattato sempre e solo dei parenti ), si sono verificati imprevisti che ci hanno solo complicato la vita e che ancora oggi non siamo riusciti a risolvere ( tipo il forno e la lavatrice che ci hanno abbandonato ).
Ci sono state poi piccoli imprevisti quotidiani che hanno contribuito ad alzare il livello dello stress, e il fatto di guardare chi sta peggio per pensare di essere in fondo fortunati, non sempre ci é stato di aiuto: perché umanamente, non si può sempre pensare a cose del genere per star meglio, e comunque é persino da stronzi a pensarci bene!
Insomma, il 2007 nella nostra famiglia non verrà rimpianto. L' unica speranza che ci rimane é che il 2008 non vada a fargli compagnia nel prossimo bilancio di fine anno!
E comunque... Buon Anno a tutti!

domenica 30 dicembre 2007

Torta al cioccolato


Ingredienti:
230 grammi di biscotti secchi ( Digestive )
1 tazzina di cacao in polvere
1 tazzina di zucchero
120 grammi di margarina
1 tazzina di sciroppo di zucchero di canna
1 tavoletta di cioccolata fondente

Preparazione:
Mescolare nel mixer la margarina, lo zucchero, i biscotti ed il cacao. Aggiungere lo sciroppo diluito con un po' di acqua. Pressare il composto in uno stampo a cerniera o in singoli pirottini. Far sciogliere il cioccolato e versarlo sulla torta. Lasciare raffreddare per almeno 2 ore prima di servire.

Mattonella di pane e verdure

Ingredienti:
1 confezione di pane a fette
la vostra verdura preferita
besciamella vegan ( una noce di margarina, un cucchiaio raso di farina, un bicchiere di latte di soja, sale )
pan grattato

Preparazione:
Far stufare in padella con 1 dado vegetale ( o preparato per brodo granulare ), poco sale, pepe ( se piace ), acqua e 1 spicchio d' aglio la verdura che preferiamo: carote a rondelle, o cavoletti di bruxelles, o spinaci, o un misto. Lasciar cuocere il tempo necessario, dopo di che spegnere e separare le verdure dal loro fondo di cottura. Se il fondo di cottura rimasto é poco ( dobbiamo inzupparci le fette di pane ), aggiungiamo del brodo vegetale. Ungere il fondo di una teglia e cospargerlo di pan grattato, e disporre uno strato di fette di pane. Bagnare le fette di pane con il fondo di cottura delle verdure, disporvi sopra le verdure e bagnarle con la besciamella. Proseguire con gli strati fino all'esaurimento degli ingredienti, e col brodo avanzato irrorare il tutto. Lasciare riposare qualche ora, per poi infornare a 180 gradi per 10/15 minuti.

"Frittata" vegan

Ingredienti:
200 grammi di pane raffermo
1 carota
1 zucchina
1 patata
1 litro di acqua
sale, pepe, dado vegetale
1 bustina di zafferano oppure un cucchiaino di concentrato di pomodoro

Preparazione:
Tagliare a tocchetti la verdura ed il pane. Metterli in una pentola piuttosto grande e coprire il tutto con 1 litro di acqua. Aggiungere sale e dado vegetale. Lasciar cuocere il tutto a fuoco lento per mezz' ora dal momento in cui l' acqua comincia a bollire. Trascorso questo tempo, spegnere ed aggiungere a proprio piacimento pepe e la bustina di zafferano oppure il concentrato di pomodoro,mesolare con cura e versare il contenuto della pentola in una pirofila unta: il composto deve essere alto al massimo due dita.
L' ideale é preparare questo piatto al mattino e mangiarlo a cena dopo averlo scaldato. Accompagnare il tutto con un'insalata fresca.

domenica 23 dicembre 2007

Un dialogo sereno

Non mi é mai piaciuto il lecchinaggio, dunque la considerazione che segue, non é da interpretarsi come tale.
Ieri sera, la mia prima cena vegan proposta a degli ospiti: direi che é andata decisamente bene.
Ovviamente, la domanda del perché di questa scelta, ma non é stata ovvia la reazione di chi ha fatto la domanda: una totale comprensione delle motivazioni etiche e salutistiche, senza lanciarsi in crociate contro questo tipo di alimentazione, piuttosto, altre domande circa la curiosità in merito alla sopravvivenza senza determinati alimenti.
Insomma, una serata serena, fatta di amici che hanno mangiato ( e pare pure con gusto ) determinate cose che poi non avevano nulla di speciale tranne il fatto di non contenere prodotti di origine animale.
Un ringraziamento va dunque ai miei ospiti, Sara e Corrado, che sono persone di un'apertura mentale ( non solo in merito alla cucina ) che vorrei trovare più spesso nella gente attorno a me. Questo non lo dico perché hanno apprezzato quello che ho portato a tavola, ma perché pur vivendo in modo diverso dalle persone con le quali si confrontano, hanno un rispetto verso di esse che raramente capita di trovare nella quotidianità.

giovedì 20 dicembre 2007

La vita é come un Gospel

Forrest Gump diceva che era come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita. Io invece, sostengo che la vita sia come un grande unico concerto.
I generi e i cantanti si alternano su quest'immenso palco, ma la musica non smette mai.
La musica é qualcosa che senti anche senza accendere la radio. E' stano ma é così: tu te ne stai lì seduto ad ascoltare una canzone nella tua testa, senza i-pood o mp3 e altre nuove tecnologie, solo con la forza del tuo pensiero e della tua memoria.
La cosa più bella dell'andare ai concerti, é sentirsi almeno per qualche ora in sintonia con le persone che hai attorno, anche se non le conosci.
Se il concerto poi é un Gospel, magari all'aperto, dove si canta, si salta e si balla al ritmo di canzoni che inneggiano alla fede, allo spirito, all'anima, allora sentirsela dentro non é così difficile.
Le casse degli amplificatori sono alte, le voci del coro calde e perfette, il pubblico si lascia trasportare, e tu sei lì che canti canzoni seppellite infondo alla memoria, ma ancora vive dentro di te.
Che bello sarebbe se poi finito il concerto quella sensazione di familiarità con le persone che hai accanto rimanesse, se si potesse dire: "Caffé ragazzi?".
Purtroppo, non succede, finito il concerto simo di nuovo quelli di sempre, che mai si sognerebbero di parlare con degli estranei...
Certo, che se la vita fosse come un Gospel anche per molte altre persone...

domenica 16 dicembre 2007

Mense


Mio figlio per due giorni la settimana si ferma a mangiare presso la mensa scolastica.
Lui non é un gran mangione, quindi la maggior parte delle volte quando gli chiedo se ha mangiato, le risposte sono: " Non tutto " oppure " Poco ".
La cosa che mi preoccupa a dire il vero é il menù settimanale: pare la mensa del giovane carnivoro.
Non c'é giorno infatti in cui non si mangi carne o in ogni caso prodotti di origine animale. Sempre.
Io ovviamente sono di parte nel dire che non sono assolutamente contenta del menù, in quanto Vegana, ma in ogni caso, mi sembra che i nostri figli vengano sovraccaricati di proteine animali che comunque non riusciranno ad espellere tanto facilmente.
E invece che far assaggiare loro frutti diversi dalla classica mela o la banana, si ripiega sullo yogurt ( altre proteine animali ).
Da qualche anno nelle grandi città si sono inseriti menù vegetariani nelle mense, ma di quelli Vegani ancora non se ne parla...
Se ci fosse maggiore richiesta da parte delle persone, forse verrebbe presa in considerazione anche questa alternativa. Per questo, vorrei chiedere a chiunque legga questo articolo, di firmare petizioni o inoltrare richieste in merito a questa questione. Tenendo conto inoltre che lo stesso Ministro Veronesi ha rilasciato delle dichiarazioni in merito all'alimentazione Vegana che stupirebbero molte persone.

lunedì 10 dicembre 2007

Il giorno in cui persi la fede...


24 maggio 2007
Quasi sette mesi fa. Un mio amico, quel giorno si sente poco bene: avverte male alla schiena, altezza cuore. Va al pronto soccorso, nulla di grave gli dicono, e lo rispediscono a casa.
Il giorno dopo lo ricoverano d'urgenza e muore mentre gli stanno facendo un'angioplastica.
Gianfranco, 42 anni se n'é andato così: per colpa di un medico che non ha voluto fare il suo lavoro al momento giusto, per colpa del suo cuore, per via del fato, per colpa di...Dio!
Sì, Dio. Da quel giorno per me é cominciato un vero e proprio calvario. Non credevo di ritrovatmi a vivere una situazione del genere, eppure, é successo.
Non ho mai ricevuto un'educazione religiosa adeguata: a parte il catechismo, qualche ora di religione a scuola e la messa (a cui andavo solo durante le attività scout), i miei non mi hanno mai istruita in merito.
Nonostante tutto, ho sempre creduto in Dio. Forse non nel modo più consono ai Cristiani Cattolici, però ho sempre creduto in Lui.
Nella vita, di batoste ne ho prese. Come tutti del resto, ma la morte di Giancarlo, mi fece letteralmente "sclerare".
Lui lo vedevo quasi tutte le mattine mentre uscivo di casa e lui andava al lavoro, o quando andava dal tabaccaio (maledetto vizio!), o al bar a prendere l'aperitivo. Era un gran bravo ragazzo, tanto che era rimasto in buoni rapporti con la ex moglie: arrivò al punto di dirle che se per lei non cambiava niente, lui avrebbe preferito non divorziare, giusto per lasciarle qualcosa nel caso che...se lo sentiva forse? Probabilmente sì, dato che stava bene.
Insomma, nonostante non si trattasse di un'amico intimo, ma di una persona con la quale condividevo brevi saluti più o meno quotidiani, quando ho avuto la notizia, ho cominciato a singhiozzare e a disperarmi come non mai. Nemmeno io riuscivo a riconoscermi in quel momento.
In quegli attimi, ho cominciato ad attribuire le colpe che ho elencato sopra, fino ad arrivare all'ultima, quella più dura, ma più consolatoria: é colpa di Dio.
La morte di Giancarlo, delle persone buone come lui rispetto ai delinquenti che ci sono in giro, le guerre, le siccità, la fame, le epidemie, e tutto il resto, era tutta colpa Sua. Colpa di Dio. Quel giorno persi la fede.
E da quel giorno, sto lavorando su me stessa come su di un muretto costruito coi Lego: mattoncino dopo mattoncino sto cercando di ricostruire la fede, aggiungendone uno per ogni "merito" di Dio. Lo so che sembro blasfema, anzi, di sicuro lo sono, ma penso che Lui capisca, e che mi accetti per come sono.
Ci sto lavorando dicevo, perché ho capito che se per molte cose brutte che accadono non sempre esiste un responsabile, questo necessariamente non vuol dire che sia colpa Sua.
Non sono della scuola di pensiero secondo la quale: "Egli invia prove difficili da sopportare alle persone più meritevoli", no, questo no, mi sa veramente troppo di: "Sfigati gioite della vostra condizione!", penso solo che sia meno "infallibile" di come la Chiesa ci abbia abituato a credere (altrimenti come me lo spiegate Berlusconi?...), e che proprio per questo vada amato.
Chissà, forse tra qualche tempo "bisticcerò" ancora con Lui tanto da non volerne sapere di nuovo niente, o forse finalmente raggiungerò una serenità interiore tale da farmi seppellire l'ascia di guerra una volta per tutte.
E se poi dovessi scoprire che Lui in realtà è una "Lei" come nel film Dogma? Wow...

domenica 9 dicembre 2007

Il talento dei nostri bambini



I bambini sono fantastici, riescono a stupirci con le cose più semplici e banali. E' belo fermarsi ad osservare il mondo coi loro occhi: guardare le cose, anche quelle più complicate con semplicità.
Ma se i bambini sono così belli proprio per la loro purezza, perché molti genitori non riescono a fare a meno di far loro bruciare le tappe? Il piccolo accenna un passo di danza sulle note del jingle musicale di uno spot? Iscriviamolo a danza!
Ha cantato la strofa di una canzone in modo impeccabile ed intonato? Subito al conservatorio a chiedere informazioni sui corsi da fargli fare.
Ha palleggiato per due volte consecutive senza far toccare la palla a terra? Eccolo il nuovo Ronaldo!
E via di seguito, l'elenco potrebbe durare ore.
Parliamo tanto della loro innocenza, del loro modo di essere puri, ma poi noi genitori, altri parenti o amici, cerchiamo di far fare loro tutte le cose che avremmo desiderato fare noi. Riversiamo su di loro le nostre mancate ambizioni, i nostri sogni mai realizzati, facendoli smettere di giocare coi Lego e con le Barbie per fargli indossare calzoncini da calcio o scarpette a punta e sbatterli sulla pista della competizione.
Ed é proprio in questo modo che togliamo loro l'innocenza e la purezza con la quale guardano il mondo.
I bambini devono fare i bambini. Devono continuare a giocare, ci sarà tempo per fare altre cose nella vita. Ci lamentiamo dei ritmi frenetici della nostra società: se non cominci a fare danza entro i quattro anni non diventerai mai un ballerino.
Quattro anni?! Ma avete presente un bimbo di quell'età? E' già tanto se ha imparato a dire quando deve andare in bagno prima di essersela fatta addosso!
Se ognuno di noi cominciasse nel suo piccolo a far fare le cose con calma ai propri figli, seguendo il normale ritmo che Madre Natura ci ha dato, forse nel giro di qualche decennio le generazioni future potrebbero ribaltare le sorti.
Pensate se un domani invece che prepararsi a giocare gli ultimi campionati giocatori come Del Piero, Ronaldo, Gattuso e Totti fossero degli esordienti!
Perché fargli perdere preziosi anni di giochi innocenti quando poi non potranno godersi molti attimi di spensieratezza come ora?
Lasciamoli giocare. E che siano loro a scegliere a cosa!

giovedì 6 dicembre 2007

Contraddizioni


Per quanto mi sforzi, non riesco a capire il modo di ragionare di certe persone.
Sia chiaro che non penso assolutamente di vivere nella "verità" più assoluta, non sono convinta di essere sempre e costantemente nel giusto, ma credo di essere coerente con ciò che faccio e dico.
Non riesco a capire infatti come una persona che ama gli animali, in particolar modo i gatti, non si ponga il problema del pelo che contorna il cappuccio del suo giaccone.
Insomma, con tutto quello che si è detto sugli inserti di pelliccia sulle giacche, possibile che ne abbia una del genere? Vogliamo parlare dell'imbottitura?
I piumini d'oca, non vengono fatti con le piume delle oche uccise per l'industria alimentare: i pulcini vengono spiumati VIVI a circa otto settimane di vita, quando sono ricoperti di quel piumaggio-peloso, e l'operazione viene ripetuta finché questo tipo di piumaggio continua a crescere. Quindi, un vera e propria crudeltà.
Insomma, mi sono sentita dire da una persona (che tra l'altro ho sempre stimato), delle cose che mi hanno fatto capire che a volte non è necessario essere più maturi rispetto a qualcuno per essere più saggi.
Non voglio peccare di presunzione, ma quando mi sento dire che col carattere che ho io, questa si stupirebbe (giustamente) se andassi a comperare un cane in un allevamento, e poi la stessa mi dice che vorrebbe prendere un gatto che sia bianco o che sia nero e con gli occhi di un certo colore, e che sia piccolo e con tutti gli optional...beh, insomma, mi viene da dire che qui non si parla di amore per gli animali, ma amore per una categoria, che guarda caso è un animale, ma potrebbe essere un'auto sportiva piuttosto che una berlina, un'orchidea piuttosto che una margherita.
Non si parla più di voler bene agli animali. Non si parla più di volerne prendere uno al canile o gattile per salvarlo da fine certa: qui se ne vorrebbe salvare solo una categoria in particolare.
Comoda così. Comoda perché professiamo il voler essere amati per ciò che siamo e non vogliamo essere giudicati in base all'aspetto, ma poi non è forse quello che succede quando cerchiamo un animale da compagnia?
Non è forse l'amore a prima vista che fa tanto in questi casi?
Allora, sempre senza peccare di presunzione, mi sento più saggia io di fronte a questa persona. Molto più saggia.

martedì 4 dicembre 2007

Qualche furbo c'è sempre

Mi riferisco a quelli che escono il sabato sera con l'intento di "spaccare le palle" al prossimo. Bene, di gente così, ce n'è sempre in abbondanza.
L'unica cosa che mi consola è che si tratta molto spesso, di persone che hanno la mia età (ho 32 anni), ed in qualche caso pure qualche anno in più.
Perché mi consola? Perché sono stufa di vedere il dito puntato sempre costantemente sulle nuove generazioni!
Certo, i 20enni di oggi fanno e dicono cose che noi alla loro età, e sono passati solo dodici anni, non ci sognavamo neppure, ma in molti casi ci insegnano a vivere. O meglio: a stare al mondo.
Purtroppo poi, con la scusa che ci sono dei decreti di legge che impediscono (E QUI E' DA VERIFICARE...) di servire alcolici dopo le 2 di notte molti cretini si riempiono di super alcolici di corsa, come se stessero facendo scorte di beni preziosi, e prima che cominci un concerto (come quello che sono andata a vedere sabato scorso) sono già ubriachi e molestano le persone che hanno solo voglia di divertirsi.
Invito tutte le persone con un minimo di buon senso, e che amano divertirsi senza per forza ubriacarsi a scrivere mail o lettere cartacee ai locali che ospitano tali eventi, facendo presente che se aumentassero il numero dei buttafuori e facessero fare loro un lavoro più duro, non perderebbero assolutamente né ingressi, né consumazioni, perché a quel punto di gente ce ne sarebbe di sicuro di più.
Non a tutti piace l'idea di uscire il sabato sera e rischiare di fare a botte!

giovedì 29 novembre 2007

Lo spirito del Natale


Stiamo per entrare in quel magico periodo dell'anno che precede il Natale. Tra qualche giorno, cominciando il mese di dicembre, tutti, cominceremo a pensare a cosa regalare a chi.
Bene, spesso ci lasciamo tentare dal voler regalare qualcosa di "vivo", un cucciolo per essere più precisi. Beh, se possiamo evitiamolo. Prima fra tutte la classica vecchia ma tristemente famosa motivazione: gli abbandoni.
Escluso il fatto che le persone alle quali vogliamo regalare un cucciolo lo abbandonino alla prima occasione, pensiamo almeno a non comperare in un negozio un cane, un gatto o altri animali di razza: i rifugi sono pieni di animali che aspettano qualcuno che vada a coccolarli e che si prenda cura di loro amorevolmente.
Se dunque le persone alle quali vorremmo di fare un regalo del genere, pensiamo possano apprezzare un compagno non giovanissimo, magari senza pedegree, beh, a quel punto non ci sono problemi.
Ma se per qualsiasi motivo, oltre a quelli sopra elencati (vedi casa poco spaziosa, impegno, ecc.), non siamo sicurissimi della riuscita del nostro dono, allora evitiamo.
Anche se si trattasse di quello che consideriamo un "banale" pesce rosso: anche loro hanno bisogno di attenzioni ed anche loro soffrono.
Piuttosto, pensiamo a noi stessi: come reagiremmo ad un regalo del genere? Ci piacerebbe? Allora, che aspettiamo? Tutti per rifugi, o in rete a cercare animali da adottare, ma per noi questa volta!

mercoledì 28 novembre 2007

Indovina chi viene a cena?

Nessuno! Sob, sigh, nessuno! Ma come, proprio a me è capitato? La gente ha sempre fatto la fila per farsi invitare a cena a casa nostra, ed ora che sono io ad invitare, mi sento dire: "Magari un'altra volta."?!
La spiegazione c'é...a tutti con grande entusiasmo sto dicendo che non mangio più questo, né quello, eccetera eccetera, di conseguenza dico anche cosa mangio.
Il problema sta proprio in questo, in quello che mangio io.
Beh, innanzi tutto, scusate il paragone, ma non è cacca!
Poi, non voglio imporre niente a nessuno: è ovvio che se invito a cena gente che mangia carne, avranno la carne da mangiare.
E dulcis in fundo...ci sarebbe da preoccuparsi maggiormente a mangiare le carcasse di animali morti invece che sana verdura che non lascia scorie e depositi dannosi nel nostro organismo!
Ma io faccio mica tutte queste scene quando mi invitano a casa loro gli altri! E devo dire che spesso mi sono trovata ad avere a che fare con gran maleducati che spesso hanno detto cose del tipo: "Dai, prendi una fettina di salame, per una volta che te ne frega!".
Se questi sono gli amici...Polemiche a parte, perché in questo momento sono un po' innervosita da questo tipo di atteggiamento, vorrei che alla base di tutto ci fosse il rispetto reciproco per le proprie convinzioni: io non cerco di cambiare gli altri, ma se gli altri la smettessero di cercare di cambiare me, mi farebbero un enorme favore!

martedì 27 novembre 2007

Il prezzo della vita


Che il costo della vita sia aumentato, ce ne siamo accorti un po' tutti. Con l'avvento dell'euro poi, non ne parliamo...
Chi come me ha deciso di intraprendere una via "non violenta" diventando Vegan, di sicuro avrà notato che la vita per noi è ancora più cara: a cominciare dagli alimenti, a finire con l'abbigliamento.
Infatti se un prodotto è dichiaratamente Vegan, costa di più rispetto a quelli che lo sono inconsapevolmente (certi tipi di pane confezionato, certi biscotti per la prima colazione, ecc.): perché?
La pubblicità? Fa figo? E' di moda?
Può essere, resta il fatto che se non vogliamo rincretinirci a leggere sulle etichette gli ingredienti di tutto ciò che ci serve, dobbiamo ripiegare sulle marche, o sulla nostra memoria. In pratica, comperando una marca ben precisa, la garanzia in merito alla qualità del prodotto, fa sì che questo costi anche il doppio di un prodotto tradizionale.
Come fare allora?
Una buona soluzione potrebbe essere quella di preparare in casa i cibi che siamo in grado di cucinare da soli: i biscotti e le torte per la prima colazione, il pane se ci riusciamo. Insomma, investire il nostro tempo e la nostra esperienza per ovviare il problema caro-spesa. Magari la domenica pomeriggio invece che invitare gli amici a prendere il caffè, possiamo farli venire a casa nostra con l'intento di passare assieme qualche piacevole ora cucinando biscotti, e nel frattempo la chiacchierata viene da se.
Oppure, far assaggiare loro prodotti che noi consumiamo abitualmente, di modo che magari in seguito anche loro al supermercato mettano nel carrello qualcosa di vegan.
E come ultima soluzione, scrivere alle ditte produttrici, chiedendo loro di rincarare i prezzi: in molti secondo me, assaggerebbero più volentieri un budino di soia o una marmellata vegan se questi non costassero il doppio rispetto ai prodotti tradizionali!

sabato 24 novembre 2007

Crostata di pere e cioccolato

Chi vuole una fetta di dolce?
Wow, quante mani alzate! E fate bene, perché la ricetta che segue, anche se molto semplice serve a fare un dolce veramente molto buono: provate, e poi, vi sfido a dirmi che mancano uova, burro e latte!
Prendete 3 tazze di farina di grano tenero, 4 cucchiai d'olio, 4 pere e cioccolato fondente a scaglie.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180 gradi. In una terrina mescolate la farina con l'olio e 3 pizzichi di sale, impastate il tutto fino ad ottenere una pasta morbida; tiratela a sfoglia e mettetela in una teglia unta in modo che i bordi escano fuori.
Sbucciate le pere e tagliatele a fettine, disponetele a raggiera e cospargetele con le scaglie di cioccolato poi ripiegate sulle pere la pasta.
Infornate per mezz'ora, una volta cotta, lascite raffreddare, sformate e...mangiate!

giovedì 22 novembre 2007

Giornata dei diritti degli animali


Sabato 8 e domenica 9 dicembre nelle città di tutta Italia, Agire Ora ha organizzato i presidi fuori dalle macellerie per celebrare assieme la ricorrenza della giornata dei Diritti degli Animali.
Intervenite numerosi! Per la città di Alessandria potete mandare una mail a: alessandria@agireora.org , per segnalare la vostra presenza e per sapere luoghi di ritrovo e organizzazione della giornata.
I presidi in Alessandria si terranno domenica 9 al pomeriggio.
Per le altre città, potete consultare il sito: www.agireora.org
Vi aspettiamo numerosi!

mercoledì 21 novembre 2007

Detersivi ecologici




Oggi se ne sente parlare tanto: i detersivi ecologici.
Però la realtà è che quelli in commercio non sono poi così eco-compatibili.
I veri ed indiscussi detersivi ecologici erano e rimangono quelli della "nonna".
Gli antichi rimedi insomma.
Io li preparo per me, e su commissione anche per le persone che volessero acquistarli. Per informazioni, potete mandarmi una mail con oggetto: DETERSIVI ECOLOGICI. Vi spiegherò i metodi di preparazione, le dosi e ovviamente parleremo anche di prezzi.
bpez2006@libero.it

Leggende metropolitane


Tutti ne conoscono almeno una. Qualcuno l'ha raccontata almeno una volta.
Spesso abbiamo abboccato pure noi!
C'era quella del cane Tahilandese che altro non era che un topone di fogna, quella dei lupi paracadutati nel Parco Nazionale d'Abruzzo con l'imbracatura fatta di budello di pecora (così una volta atterrati si sarebbero liberati mangiandoselo), quella del barboncino scoppiato nel microonde e via così...
Ma oggi, le leggende metropolitane, esattamente come le catene di Sant'Antonio, arrivano anche via mail. Causando non pochi disagi.
Eh sì, perché spesso si tratta di veri e propri appelli disperati: petizioni da firmare o mail da diramare.
Come la mail che mi è arrivata la scorsa settimana, e alla quale io ovviamente ho creduto ciecamente. Nella mail, con tanto di 4 belle foto, si parlava di una giovane cagnetta, una Golden Retriver, e dei suoi 7 cuccioli, tutti da sistemare altrimenti sarebbero stati soppressi.
Inutile dire che ho mandato la mail a tutti coloro che ho in rubrica, beccandomi pure dei resti da alcuni di loro. Il mio scopo non era solo sistemare i cuccioli, ma rintracciare il proprietario per fargli sequestrare la cagnetta e fargli beccare una bella denuncia.
Ed invece...Beh, questa volta è stato meglio così, perché per lo meno non bisognava sistemare realmente quei cuccioli, ma certe cose creando solo falsi allarmismi, non fanno altro che fomentare la sindrome del "al lupo, al lupo!" : prima o poi non ci crederà più nessuno, e la cosa tragica è che sicuramente quando ciò accadrà si tratterà di una storia vera, alla quale però nessuno darà corda.

Diana

Diana ha circa 10 anni.
Non ha mai mangiato altro che pane bagnato con acqua calda, e l'affetto dei suoi padroni era cosa rara rispetto alle botte prese quotidianamente.
Diana è un meticcio bianco di piccola taglia, assomiglia ad un volpino ma ha il pelo corto.
L' ultima volta che è stata picchiata dai suoi precedenti proprietari, le si sono accaniti così tanto addosso da averle fatto schizzare l' occhietto destro fuori dall' orbita.
Ora ovviamente da quell'occhio non vede più.
Da un mese Diana vive con (e soprattutto "per") mio padre.
Gliela ho regalata in seguito alla segnalazione fattami dalla veterinaria che l' ha curata: i padroni finalmente avevano deciso di darla via, e poiché dietro c' è una storia piuttosto triste e grave seguita dagli assistenti sociali, per il momento, a meno che non prendano altri cani (o gatti o altri animali da compagnia), non verranno denunciati. Ma tramite la LIDA (Lega Italiana Diritti Animali) saranno tenuti sotto sorveglianza: non la passerebbero liscia questa volta.
Ma tornando a lei, alla piccola Diana, da un mese a questa parte ha scoperto una nuova vita: viene coccolata, nutrita, portata a spasso. E' finalmente felice, e guarda, con quello sguardo "dimezzato", mio padre adorante.
Certo, per chi come me ha un cane, queste sono cose di ordinaria amministrazione, ma purtroppo dobbiamo tenere presente che ci sono molte persone che per motivi non del tutto chiari, prendono un animale da compagnia e poi lo trattano come una pezza da piedi.
La cattiveria umana verso gli animali e verso il proprio prossimo non ha limiti, purtroppo.
E' per questo che consiglio a tutti coloro che ne hanno l'opportunità, di adottare un cane da un rifugio: lo so che il fascino del cane di razza è forte, ma se farete un giro in uno di quei posti, difficilmente riuscirete poi ad orientare la vostra scelta sull'allevamento.
E l'opera di bene che farete verrà ampiamente ricompensata con tutto l'affetto di cui solo un amico peloso è capace.

martedì 20 novembre 2007

Quel cromosoma che fa la differenza


Abbiamo in comune più del 99% del patrimonio genetico, il DNA insomma.
Eppure le differenze tra noi umani e i primati sono tante.
Certo abbiamo in comune molte espressioni, e le scimmie sono animali che vivono in comunità, esternano i loro stati d'animo come noi, e come noi hanno il senso dell'umorismo (amano fare scherzi per divertirsi).
E allora, com'è possibile non provare pietà di fronte ai loro occhi?
Mi riferisco a quelle persone che stanno sterminando i gorilla di montagna in Africa.
Mi riferisco a quelle persone che lavorano nei laboratori di vivisezione (ovviamente mi chiedo come facciano a non provare pietà anche per gli altri animali).
Mi riferisco a quelle persone che portano i figli allo zoo, e assieme a loro si divertono a schernire questi nostri non lontani parenti.
Pare ridicolo, ma provate ad immaginarvi dietro alle sbarre di una gabbia quel lontano zio di cui a mala pena ricordate il nome: pure con lui la parentela è lontana, ma mai vi sognereste di fargli gettare le caramelle dai vostri figli!
Allora, la prossima volta, invece che andarcene allo zoo safari, al circo o all'acquario, prendiamo i nostri figli, i nostri compagni, i nostri amici, e facciamoci una bella passeggiata per i boschi: con un po' di fortuna e aguzzando la vista, ci accorgeremo di essere capitati nello zoo safari più etico che ci sia.
E magari coi soldi del biglietto di questi parchi per famiglie, e sono pure bei soldini, facciamo una piccola donazione: in rete potrete trovare tantissime associazioni che si occupano di curare animali feriti, reintegrare quelli tenuti in cattività nel loro habitat naturale, e magari adottare a distanza un animale selvatico.
Così, questa volta quando mostrerete al resto del parentado la foto della cugina Gertrude (che nessuno me ne voglia!), nessuno potrà storcere il naso: i certificati di adozione parlano chiaro!

sabato 17 novembre 2007

Lettera aperta


Ehilà sono la volpe della foto!! Come và? Volevo approfittare di questo blog, creato da una "nuova vegana", in pratica è stata vegetariana fino a ieri e ora che ne ha la possibilità si è avvicinata a questo nuovo modo di rapportarsi alla vita, per far sentire anche la mia voce.

Beh, scusate la presunzione, ma avete visto come sono bella? Cioè, con la mia pelliccia? Volevo dire, come sono bella, con la pelliccia che Madre Natura ha dato a ME in dotazione?

Eh, sì, a ME, non a VOI!

Voi non ne avete bisogno per sopravvivere! Cosa dico? Semplice, si è mai visto un povero barbone che muore di freddo perchè senza casa con indosso una pelliccia di volpe per riscaldarsi? Dunque? Ah, non rispondete, eh?

E poi un'altra cosa, perchè non vi tenete i VOSTRI di peli? Andate dall'estetista a farveli strappare, e pagate pure! E le gambe, e le ascelle, e sopracciglia, pure il baffetto vi fate togliere, poi però vi avvolgete nel pelo di povere bestiole come me che vengono spesso scuoiate vive.

Ah, non lo sapevate? Ma dove vivete! Bella roba andare a comperare cappotti con sopra o dentro il pelo e dire: "Tanto ormai è morta, povera bestia."

Ma bestia a chi?

Pensateci, la prossima volta, e poi, senza offesa...nessuno può competere col fascino che trasudo IO con addosso il MIO pelo, nemmeno la più bella delle vostre modelle con una pelliccia simile reggerebbe il confronto!

venerdì 16 novembre 2007

Benvenuti!


Ma che bello, non ci posso credere!!!


Voi qui? Beh, anch'io!


Voi chi siete? Voglio sapere tutto, ma propio tutto tutto di chi viene a farmi visita!!!


Come? Già, voi però non sapete ancora nulla su di me... Bene, provvediamo allora!


Io mi chiamo Barbara, Gormlaith è il mio nome in Gaelico, l'antica lingua dei Celti, letteralmente vuol dire : "Splendida Sovranità" , e se non vi spiace, vorrei usare questa versione del mio nome...così...per megalomania...scherzi a parte, ci sono alcune cose che amo particolarmente, e poco per volta le vivrò assieme a chi vorrà condividere con me un pezzetto di strada.

Una delle cose più importanti da condividere con chi mi farà visita, è l'amore per la Natura.