mercoledì 26 marzo 2008

Autoproduzione: l' acqua


Eh già, avete capito bene, auto prodursi l' acqua. Non sono impazzita, non intendo dire che bisogna raccogliere l' acqua piovana in un catino.
Semplicemente aprire il rubinetto.
Ultimamente diversi Comuni invitano i cittadini a bere l' acqua del rubinetto perché monitorata costantemente e particolarmente buona.
Peccato che l' acqua dell' acquedotto di Alessandria sia un po' "pesante".
Come fare allora? Io sono ricorsa ad un sistema neanche troppo complicato: la caraffa che filtra l' acqua e la rende più "leggera" privandola del calcare presente, attraverso un filtro riempito di carboni attivi che fanno effetto magnete ed attirano le particelle di quest' ospite poco gradito nel nostro bicchiere.
Ci sono poi altri mezzi, tutti mediamente economici: la caraffa si aggira sui 35 Euro, ma si può provare con il filtro per il rubinetto che costa circa 6 Euro, oppure per chi ha una casa di proprietà ( e dunque non dovrà mettere in conto di trasferirsi ), ci sono anche sistemi più costosi ma anche più elaborati, che permettono addirittura di addizionare l' acqua del rubinetto di anidride carbonica, o di refrigerarla automaticamente.
Insomma, i mezzi per "auto prodursi" l' acqua ci sono: ad ognuno il suo.
Ma perché bere l' acqua del rubinetto? Anche qui entrano in gioco diversi fattori, quello economico: le bottiglie di acqua costano decisamente tanto, se facciamo un bilancio annuale ce ne renderemo conto. L'aspetto ecologico: se pensiamo allo smaltimento dei rifiuti, questo dovrebbe essere sufficiente a farci prendere in considerazione l' idea di aprire il rubinetto invece che una bottiglia di plastica. E sempre riguardo all' aspetto ecologico, non dimentichiamo che se siamo tra quella categoria di persone che quando si lavano i denti chiudono l' acqua per evitare sprechi, allora é doveroso decidere di bere quella del rubinetto: le ditte che monopolizzano il mercato dell' acqua producono di continuo e in questo modo non facciamo altro che alimentare la carenza d' acqua in certe zone.
E poi le bottiglie di vetro sono così carine...

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