mercoledì 7 maggio 2008

Tante teste, tante idee


Sicuramente la mia famiglia, animali compresi, é abbastanza numerosa: ci siamo io, mio marito, il bimbo, la cagnolona, la gatta, il coniglio ed il topino, e dei micetti che sono momentaneamente ospiti, forse qualcuno rimarrà...
Quindi non faccio testo quando affermo che un animale aiuti i bambini nei rapporti sociali e a superare determinate situazioni.
Certo, io non faccio testo, ma parecchi esperti hanno adottato da anni ormai la famosa terapia animale, ovvero far interagire persone con difficoltà di diverso tipo con degli animali non necessariamente addestrati, ma molto semplicemente educati alla vicinanza con l' uomo affetto da patologie diverse.
Quindi, se si ha la possibilità: spazio, tempo ed impegno costante, non sarebbe male aiutare un cane, un gatto o magari un roditore adottandolo da un rifugio o tramite associazioni che si propongono di sistemare animali spesso comperati e poi lasciati presso di loro o in mezzo ad una strada, ed offrire al proprio figlio l' opportunità di imparare ad avere delle responsabilità che hanno dei risvolti molto piacevoli.
Come soluzione non sarebbe male.
Non tutti la pensiamo così però, e questo é normale: non a tutti gli animali piacciono, o comunque non tutti gli animali sono graditi, ma ci si aspetta una specie di coerenza nel portare avanti le proprie convinzioni, ecco perché l' altra mattina dopo l' affermazione della mamma di un compagno di mio figlio mi sono letteralmente cadute le braccia.
Adottare uno dei suddetti animali no, perché sono troppo impegnativi e poi perché, cito alla lettera: " Non credo sia né salutare né utile per mio figlio avere un animale per casa.", però quest' estate, la stessa madre porterà il figliolo in Spagna a fare il bagno coi delfini.
Bene. Il cane fa schifo, il topo non ne parliamo ed il gatto puzza, ma vuoi mettere quanto farà figo poi a settembre far vedere a tutti le foto delle vacanze?
Già le foto...Foto dove lei sicuramente sfoggerà un sorriso ed un' abbronzatura da copertina, mentre il bimbo, conoscendolo ormai un pochino, già me lo immagino immortalato con gli occhi che gli escono dalle orbite per la caghetta.
Povero, ovviamente gli auguro di divertirsi, ma gli auguro anche che i suoi genitori pensino un po' meno a fare i fighi e un po' più alle cose che realmente farebbero bene a lui.
Non sono di certo cattive persone, ma portarlo 1 volta a fare il bagno coi delfini, per poi non ripetere un' esperienza quotidiana che lo porti ad impegnarsi nel prendersi cura ed amare un animali, cosa che vorrebbe fare, trovo che abbia poco senso.
Forse sbaglio io, resta il fatto che mi spiace vedere un bimbo che ha dolcezza e delicatezza invidiabili, non potersi prendere cura di un animale, come vorrebbe ( e potrebbe ) fare perché qualcun altro lo trova inutile e poco salutare.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Hiii, che tristezza il tuo post... Sarà che da quando sono diventata mamma mi sento più "sensibile", ma povero bimbo! Ogni tanto in giro vedo mamme che non lasciano giocare i bimbi sull'erba o con gli animali, perchè sono sporchi! Me le vedo a casa a fare una lavatrice al giorno col napisan...

Anonimo ha detto...

Eh già, e poi quelli col moccolo al naso per tutto l' anno sono i loro "sanissimi" figli. Vorrei che le presone si rilassassero un po' di più e prendessero la vita più serenamente!

Anonimo ha detto...

Davvero! Io sono riuscita a convincere i miei aprendermi un gatto quando avevo 10 anni, e la mia miciona è diventata una compagna inseparabile...adesso, che è una rispettabile vecchietta di 18 anni, vive (in simbiosi) con mia madre, ma ogni weekend passiamo una mezz'ora sul letto a farci le coccole...Crescere con un animale è una cosa che ogni bimbo dovrebbe provare!!

Anonimo ha detto...

I vecchietti sono una soddisfazione unica: quando cresci un' animale assieme a te, e diventano dei simpatici anzianotti, é ancor più dolce prendersi cura di loro. Ciao Antaress, é sempre un piacere quando passi di qua! Hai visto che ho fatto il meme delle 6 cose che mi piace fare?