martedì 5 febbraio 2008

Cosa non si fa per campare...


Spesso le persone insoddisfatte della loro vita, tendono a denigrare quella degli altri. Una volta quando mi trovavo di fronte a scene del genere mi arrabbiavo e mi accanivo nell' esporre il mio pensiero: la vita non é sofferenza, e chi ha degli ideali non é un cretino.
Poi, qualche sera fa, dal negozio di mia madre é passato a trovarmi un mio ex professore di Diritto.
Ora ha 60 anni, nel giro di poco tempo gli sono venuti a mancare i genitori coi quali viveva e per i quali viveva, e per non passare il resto della sua vita in solitudine ha sposato una donna della quale non é assolutamente innamorato.
Conclusione, ora vede la vita come un conto alla rovescia per raggiungere l' aldilà. Ed é pure un conto lungo, dato che si sente imprigionato in questa dimensione con una donna la cui unica colpa é stata frequentarlo per 13 anni perché innamorata: lei di anni ne ha 40 e lui non é Onassis...E dopo 13 anni in cui lui per tenerla buona al suo fianco le ha sempre promesso che l' avrebbe sposata, alla fine ha dovuto tener fede alla parola data.
Abbiamo chiacchierato come facciamo spesso negli ultimi tempi: lui passa dal negozio, si sfoga e quando gli vengono le lacrime agli occhi é ora di tornare a casa. All' inizio ho cercato di fargli capire che non era vero che la vita é una merda, che non é vero che fa schifo solo perché lui ha fatto scelte di convenienza.
Ma poi ho lasciato perdere, perché ho capito che certe cose lui le sa benissimo, e che se continua a ripetere come un mantra che la vita é uno schifo, é solo per non smettere di vivere ( fisicamente, perché a livello di spirito si é seppellito coi suoi genitori ).
Per la prima volta in tanti anni, complice anche la mia di età, l' ho guardato con occhi diversi: ho visto quanto profonda possa essere la disperazione di un individuo che scopre di aver sprecato la sua vita.
Non aver avuto il coraggio di osare, non aver realizzato un sogno pur avendone avuto le possibilità, non aver detto: " ti voglio bene " alla persona giusta al momento giusto. E tante, tante altre cose.
Mi é venuto il magone, e soprattutto ho capito perché trovava sempre da ridire sul mio concetto di vita, sulla mia filosofia di amicizia, sul mio modo di vedere un rapporto tra due innamorati, o sul mio modo di gestire l' educazione di mio figlio: non perché io sia un' imbecille, ma perché lui tutte queste cose non le ha, e non ha fatto nulla per averle.
E ora, ne sente tanto il bisogno.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Guarda hai interpretato perfettamente il mio pensiero!!! Ringrazio di non esserci arrivata a 60 anni comunque, questa storia è veramente triste. Ho un'amica che è appena andata a vivere dall'altra parte del mondo con l'uomo che ama, di 20 anni più grande di lei... tutti che criticano e che pronosticano rotture a breve termine. Ma che vita hanno costoro? Ha fatto bene, benissimo, l'amore è troppo importante!

Unknown ha detto...

Che tristezza a pensarci!
Verissimo, bisogna avere il coraggio di lanciarsi e seguire il proprio istinto. Viviamo in un mondo in cui si pensa troppo al giudizio degli altri su di noi.
La vita è una sola e perdere l'occasione di dire "ti voglio bene" è davvero un peccato...
Bel blog! Quanti consigli!
complimenti

Anonimo ha detto...

Già...che tristezza...a volte basta veramente poco per rendersi conto di essere fortunati: noi non arriviamo a fine mese, ma come dice sempre mio marito: " c' é tanto amore in questa casa! ", certo qualche euro in più non guasterebbe, ma per averli ed essere poi come questo prof. in pensione, preferisco mangiare pasta in bianco fino al mese successivo!